LE MASCHERE
Credits
Opera lirica in un prologo e tre atti di Pietro Mascagni
Libretto
Luigi Illica
Produzione
Wexford Festival Opera
Completamente scenica Cantata in italiano con sovratitoli
Anno / Durata / Formato
2024 / 2 ore 16' / opera
Team Creativo
Direttore
Francesco Cilluffo
Regista and Designer
Stefano Ricci
Coreografo
Stellario Di Blasi
Luci
Daniele Naldi
Assistente alla regia
Liliana Laera
Assistente scenografia
Eleonora De Leo
Assistente costumi
Gianluca Sbicca
Assistente luci
Paolo Bonapace
Cast
Rosaura
Lavinia Bini
Colombina
Ioana Constantin Pipelea
Capitan Spaventa
Matteo Mancini
Florindo
Andrew Morstein
Tartaglia
Giorgio Cauduro
Arlecchino
Benoit Joseph Meier
Brighella
Gillen Munguia
Dottor Graziano
Rory Musgrave
Pantalone
Mariano Orozco
Giocadio
Peter McCamley
È l'omaggio di Mascagni a Rossini e alle tradizioni italiane dell'opera buffa e della commedia dell'arte.
Fu presentato per la prima volta contemporaneamente in sei teatri d'opera italiani ma, a parte Roma, l'accoglienza fu modesta.
LA TRAMA
Il titolo de Le maschere si rifà alle maschere della commedia dell'arte e nel Prologo i protagonisti e il loro impresario presentano i personaggi che stanno per interpretare. Questi personaggi sono: Brighella, un commesso viaggiatore; il dottor Graziano, uomo di legge; Colombina, la sua serva (innamorata di Brighella); Pantalone un ricco residente; la figlia Rosaura (innamorata di Florindo); un Tartaglia balbuziente; Capitan Spaventa e il suo servo Arlecchino.
I restanti tre atti sono la commedia vera e propria in cui dopo molte peripezie, Florindo e Rosaura, aiutati da Colombina e Arlecchino, riescono ad impedire il matrimonio con il Capitano che il padre di Rosaura aveva programmato per lei e invece Pantalone acconsente alle nozze di Rosaura e Florindo a condizione che tra nove mesi nasca un bellissimo Pantaloncino, mentre l'opera si conclude con un gioioso inno alla maschera italiana cantato in coro da tutti i presenti.
LA REGIA DI STEFANO RICCI
Che significato possono avere ancora oggi le maschere?
Mascagni, nel suo lavoro, utilizzava quelle della commedia dell'arte che rappresentano diverse tipologie appartenenti agli stereotipi comportamentali di un antico gruppo sociale:
Le Maschere, l’opera da lui composta, denunciava i difetti degli uomini prendendone le distanze con lo scherno.
Cercando di capire, oggi, cosa significhi creare una satira sociale troviamo due tratti distintivi: caratteristiche specifiche della Commedia Umana (difetti di carattere, conflitti di classe, etc.), il tutto inserito in uno spazio prestigioso dove le differenze sociali possano esplodere, generando incomprensioni; che, in questo libretto, irrompono in ogni scena descritta.
Questi personaggi concepiti da Mascagni che si dibattono tra colto e popolare, con guizzi settecenteschi mediati (con Goldoni e Gozzi in testa) non sono altro che una proiezione di Noi - oggi - apparentemente più sottile nel nascondere perimetri di maschere da Indossare: abbracciati da una Natura che continua a ricordarci che non possiamo farcela contro di lei. E contro i sentimenti.
Immaginiamo dunque un luogo selezionatissimo, un centro benessere iper-lussuoso dove, paradossalmente, abbandoniamo le nostre maschere e il mondo esterno per ritrovare noi stessi: le strategie degli innamorati, le questioni economiche, gli intrighi e gli inganni sembrano trasformare queste figurine in piccoli insetti che si agitano sulla crosta del mondo.
E la Natura è lì, che ci sopravvive. E riduce tutte le nostre preoccupazioni a una grande risata di gioia.
Date
18, 23, 26, 31 ott 2024
ore 21.00
30' di intervallo
Teatro O'Reilly
Teatro dell'Opera Nazionale
Wexford
Irlanda